Marco Fumagalli


Il terremoto del Sichuan orientale

  La vita delle eclissi

  Le eclissi che precedono il terremoto

  L’ingresso e le sizigie

  Il terremoto

  I nodi lunari

  La declinazione di marte e mercurio

  Il cielo sulla terra 


  Appendice: le figure

  Le testimonianze delle stelle

  Bibliografia

  



(Phos n. 17, Dicembre 2008)

1. La regione colpita dal terremoto del 12.5.2008

Nella primavera del 2008 la Cina è stata colpita da uno dei terremoti più disastrosi della storia: magnitudine 7.9 della scala Richter, oltre 69.000 vittime, 5 milioni di persone rimaste senza casa, 21 milioni di edifici danneggiati, città completamente distrutte, intere regioni isolate per molti giorni, danni economici per 86 miliardi di dollari. L’epicentro del sisma si trova vicino a Chengdu [1], capitale del Sichuan, la terza provincia più popolata della Cina.

Davanti a una catastrofe di tale dimensione ci aspettiamo in primo luogo di poter verificare l’importanza di alcuni elementi dell’astrologia cattolica come per esempio le eclissi, le stelle connesse ai terremoti [2], l’angolarità dei malefici. Ma, se esaminiamo tutte le figure che si devono redigere nella previsione universale, troviamo soprattutto la conferma di una regola che gli autori più attenti conoscevano bene: il giudizio non risulta dall’esame di una sola figura, ma dal raffronto di più figure in successione, fino a quella della sizigia che precede l’evento. Come vedremo, in questa sequenza di figure le eclissi hanno il ruolo di “attivare” alcune stelle e alcune parti dello zodiaco che rimangono sensibili ai richiami successivi [3], ovvero al loro ritorno nelle figure. Questi richiami potranno verificarsi in altre eclissi, negli ingressi del sole agli equinozi e ai solstizi, nelle sizigie stagionali, in quelle che precedono l’evento e, infine, nella figura stessa dell’evento.


[1]   Le coordinate dell’epicentro sono 30n59, 103e22. La distanza da Chengdu è di circa 80 km.

[2]   Le stelle connesse ai terremoti sono alcune “nebule” come le Pleiadi, il Praesepe, l’aculeo dello Scorpione, la Chioma di Berenice, l’Acqua dell’Acquario, e alcune stelle violente come Aldebaran, Antares, Sirio, Polluce (cfr. i mss. Par.gr. 2424 fo. 75v, Angelicus 29 fo. 172v, Laurentianus 28, fo. 34, dove alcune di queste stelle sono citate secondo la loro posizione nella costellazione: “le parti boreali dei Gemelli, quelle iniziali del Cancro, quelle terminali dello Scorpione ovvero nel suo terzo decano e il secondo decano dell’Acquario”). A questo elenco va aggiunta la galassia di Andromeda (vedi più sotto la n. 14).

[3]   Placido mostra molto bene l’importanza di quelli che abbiamo chiamato richiami successivi  quando tratta delle eclissi precedenti la rivolta napoletana di Masaniello nell’anno 1647 (DDD, I, p. 250ss., in G. Bezza, Arcana Mundi, p. 570 ss., e su questo sito: www.cieloeterra.it/testi.masaniello/masaniello.html). L’importanza di queste corrispondenze tra eclissi e figure seguenti potrebbe spiegare da un lato il fatto che a volte alcune eclissi, anche molto forti, sembrano produrre effetti piuttosto scarsi, poiché i richiami sono pochi e deboli, dall’altro il fatto che eventi molto importanti siano talvolta preceduti da eclissi non particolarmente significative, se considerate isolatamente, alle quali tuttavia hanno fatto seguito molti e potenti richiami.