L’ingresso e le sizigie

Il terremoto si verifica in primavera, pertanto è sufficiente l’esame dell'ingresso del sole in Ariete e della sizigia precedente. Seguiranno infine le due sizigie che precedono l’evento [21].

Nel novilunio primaverile del 7 marzo 2008 le due zone e si presentano angolari, rispettivamente al mediocielo e all’occidente, dove tramonta Aldebaran. I luminari sono perfettamente congiunti al fondo del cielo a 17°31’ di Pesci, insieme all’Acqua dell’Acquario. Saturno, retrogrado, si è separato dal culmine superiore e si oppone al sole con un diametro piuttosto largo, tornando sul grado del sole dell’eclisse2. Mercurio entra di nuovo con il diametro nella zona , opponendosi con precisione ai luoghi che occupava Saturno nelle prime due eclissi.

Nell’ingresso del sole in Ariete, vediamo due fatti importanti: la culminazione di Andromeda al MC (mentre all’oroscopo sorge Polluce) e il ritorno della luna nel luogo dell’eclisse1. Inoltre Mercurio, congiunto a Venere, si unisce all’oroscopo dell’eclisse1 e si oppone alla luna e a Saturno, entrando ancora con il diametro nella zona . Marte, altissimo in declinazione, è in quadrato al sole. Poiché si tratta di un ingresso, osserviamo anche le sorti e notiamo che Marte si oppone con precisione a Tychê, che Giove è all’occidente con Tolma, che Aldebaran si unisce ad Ananke. Lo schema dei richiami mostra che il novilunio è in relazione con l’eclisse2 e l’ingresso con l’eclisse1. I richiami sull’eclisse solare sono invece assenti in entrambe le figure.

4. Schema dei richiami nell'ingresso e nel novilunio primaverile

Esaminiamo ora le due sizigie che precedono il terremoto. Nel plenilunio del 20 aprile 2008, i luminari sono angolari e Marte culmina al mediocielo con Castore. La luna, in prima casa, ha la declinazione di Sirio, opposta a quella di Aldebaran e di Saturno nelle prime due eclissi. Il sole, è con Andromeda, e tiene Mercurio sotto i raggi. Tutti gli astri osservano il sole, ma soprattutto Saturno, con un trigono stretto. Venere, che ha dominio sul sole e sull’oroscopo, è all’orizzonte occidentale, in quadrato nel mondo a Marte, signore della luna e dell’occidente. Giove è al fondo del cielo e si oppone a Marte che culmina, riproducendo così la figura della eclisse 2, a parti invertite. Ma Giove non sprofonda solo rispetto agli angoli: infatti, nell’eclisse era dominus nel proprio domicilio, ora invece è nella propria caduta in Capricorno, e la sua latitudine proprio in quel giorno scende sotto l’eclittica. La sua posizione nell’ottava sfera è nei piedi del Sagittario, con Rukbat Alrami, di natura Giove-Saturno [22].

5. Schema dei richiami nelle due sizigie precedenti il terremoto

Nel novilunio del 5 maggio 2008, sette giorni prima del terremoto, le due zone e sono di nuovo angolari: al mediocielo culmina 0°41’ di Vergine, con Regolo e con Saturno stazionario [23]; all’oroscopo sorge il grado che tramontava nell’eclisse solare. Mercurio è nel settimo luogo, tra le Pleiadi e Aldebaran, osservato da Saturno con un quadrato zodiacale. La sua declinazione è molto alta ed è vicina quella di Marte che ancora si trova opposto a Giove. Il Sole ha raggiunto la declinazione di Aldebaran e di Saturno nelle prime due eclissi, opposta a quella di Sirio, e Mercurio lo osserva con un parallelo nel mondo molto preciso.


[21]   Essendo coinvolte due eclissi di luna e una di sole, ci si può attendere che l’evento nocivo venga annunciato sia dal plenilunio sia dal novilunio, benché il maggior danno in questo caso sia senza dubbio nelle figure lunari. Ai fini della previsione, è buona regola in ogni caso osservare tutte le sizigie nel corso dell’anno.

[22]   Sulla natura malefica di Rukbat Alrami, α del Sagittario, vedi la n. 20. Sulla sua posizione nella figura e sulla sua luminosità, vedi www.cieloeterra.it/strumenti/azemena/azemena7.html.

[23]   La seconda stazione di Saturno è avvenuta il 3 maggio e il pianeta è ancora praticamente fermo: il suo moto giornaliero in longitudine è di soli 18”.