Novilunio in Capricorno del gennaio 1956

Dominatori
I dominatori sono Saturno e Marte: nessuno dei due astri, strettamente congiunti, nello zodiaco, nel mondo e in declinazione, prevale nettamente sull'altro; entrambi hanno dignità sulla sizigia e si configurano all'imocielo:

 
sizigia
IC
D
E
T
C
As
esa.z.
pa.de.
pa.de.
qua.

Qualità prevalente
Apparentemente non c'è una prevalenza netta di una qualità, ma un forte contrasto tra caldo e freddo, con una certa predominanza dell'umido:

  • Saturno, orientale, veloce, apporta freddo e umido;
  • Saturno in Sagittario acquista un po' di calore e di secchezza;
  • Saturno nel primo quadrante, all'oroscopo, acquista umidità;
  • Marte, orientale, veloce, apporta calore ma poca secchezza;
  • Marte in Scorpione acquista un po' di freddo e di umido;
  • Marte nel primo quadrante acquista umidità;
  • la congiunzione Saturno-Marte è distruttiva e corrompe l'aria, ma di per sé tende a diminuire il freddo;
  • il quadrato di Giove, orientale e retrogrado, non apporta calore, a causa dell'eclisse, e può solo aumentare un poco l'umido;
  • l'esagono a Venere vespertina porta umidità e favorisce le precipitazioni;
  • l'esagono di Mercurio vespertino aumenta l'umidità e venti impetuosi;
  • la sizigia nel quarto quadrante causa freddo e umido.

Molto numerosa è la presenza di stelle nocive che causano precipitazioni: i due malefici sorgono con la fronte dello Scorpione, che porta umidità fredda e abbondanza di neve in inverno; le piccole stelle piovose dell'acqua dell'Acquario sono al fondo del cielo e all'occidente tramontano le Iadi, le Pleiadi e la nebula della spada di Orione.

Conclusioni
Il fatto che la sizigia sia in assoluto governata dai due malefici congiunti comporta una particolare intensità degli eventi atmosferici negativi nel mese in questione. Essendo inoltre Saturno il signore dell'anno, il fatto stesso di ottenere nuovamente il dominio mentre si congiunge all'altro malefico (al quale si opponeva nell'ingresso primaverile) porta a totale compimento gli effetti nefasti annunciati dalla sigizia precedente la primavera. La particolare intensità e gravità dell'evento è confermata, oltre che dalle stelle fisse interessate, soprattutto dal netto contrasto tra la qualità fredda di Saturno, che contraddistingue l'intero anno, e il parziale calore di Marte. Tale contrasto non può che esprimersi in modo nocivo e violento. Ancora una volta si ripresenta, e con maggior precisione, il rapporto Giove-Saturno, caratterizzato qui in modo evidente dall'impotenza di Giove, che non può contrastare l'influsso dei due malefici poiché è ancora indebolito dall'eclisse solare del 1954 i cui effetti sono ancora attivi.

Osservazioni
Tre aforismi di Antoine De Villon e di Gerolamo Cardano sono particolarmente adatti a giustificare la pericolosità di questa figura:

  • «Non avvengono grandi cambiamenti nell'aria se uno dei pianeti superiori, Saturno, Giove o Marte, non si associa per corpo o per aspetto» [Antoine de Villon, De l'usage des ephemerides, parte III, Del pronostico universale, c. 4].
  • «Quando si danno forti incontri tra pianeti contrari, sorgono venti contrastanti da cui provengono grandi piogge, nevicate e grandinate» [Card. VII.117].
  • «Le grandi calamità non avvengono mai se i malefici non predominano» [Card. VII.66]