Novilunio precedente l’inverno 1955

Dominatori
Il dominatore principale è Mercurio, congiunto alla sizigia e quasi esattamente all'oroscopo (dh 5,99). Mercurio non ha dignità sul grado dei luminari, ma riceve per primo l'applicazione della Luna.
Il dominatore secondario è Giove, che ha dignità sull'oroscopo e sulla sizigia, ed osserva la sizigia con un trigono nel mondo. Anche Marte può partecipare al dominio, in virtù dei confini dell'oroscopo e del suo esagono nel mondo con la sizigia.

 
NL
Hor
D
E
-
-
T
C
As
tri.m.
esa.m.
pa.z.m.
con.z.
con.
pres.

Qualità prevalente
Le qualità prime prevalenti sono l'umido e il freddo, per le seguenti cause:

  • Mercurio dominatore, invisibile, va verso il sorgere vespertino (freddo);
  • nel primo quadrante (umido);
  • parallelo a Venere vespertina (umido);
  • Giove dominatore secondario, orientale nella prima stazione, dovrebbe portare calore e umidità, ma le sue virtù sono fortemente indebolite dall'eclisse, il cui effetto perdura: Giove pertanto è in grado solo di agire debolmente con la sua qualità passiva, l'umido.
  • in trigono a Mercurio dominatore (umido e forti venti);
  • in Vergine (freddo e meno umido);
  • in quadrato sovreminente a Saturno orientale (freddo-umido);
  • Grado della sizigia all'oroscopo (umido).

Il codominio di Marte orientale riscalda poco perché Marte si trova in Scorpione ed è in esagono ad astri umidi (Venere e Giove) e pertanto porta soprattutto umidità. Saturno, signore dei confini della sizigia, in Scorpione, significa freddo, gelo e brina. Sorge la nebula della Laguna (M8), che tramontava nella figura dell'ingresso in Ariete.

Conclusioni
La stagione invernale si presenta umida e fredda soprattutto per il dominio di Mercurio, con condizioni di nebbie, nubi e foschie. Il trigono tra i dominatori, Mercurio e Giove, determina una grande apertura delle porte ai venti (venti del Nord, per la congiunzione di Giove con Regulus) e abbondanza di precipitazioni. Giove stazionario tende a produrre grandi effetti, e il suo quadrato sovreminente a Saturno (con equidistanza) dovrebbe di per sé riscaldare e mitigare il freddo; ciò non si verifica essendo le sue virtù fortemente indebolite dall'eclisse. Di nuovo troviamo il ripetersi di un aspetto Giove-Saturno, come nell'eclisse.