Anonimo

Della costituzione e natura degli astri *

traduzione di Giuseppe Bezza

* Anonymi de planetis - Della costituzione e natura degli astri, dei loro giudizi e indicazioni per compresenza e configurazione mutua. Questo testo anonimo sembra esserci tramandato dal solo codice Marcianus graecus 334 del secolo XIV ed è stato pubblicato da W. Kroll (CCAG II pp. 159-180). Il testo, per ciascuno dei sette astri, presenta una parte introduttiva sulla natura generale del pianeta e prosegue poi con i giudizi sulle configurazioni. Riportiamo qui solo la prima parte, mentre la seconda è stata inserita nella sezione Aspetti.

SATURNO

Si dice di Saturno che crea il malanimo e la grettezza, l’illusione e la vanità, gli affanni e la solitudine, la simulazione, la parsimonia, l’asprezza, il vestir di nero, lo squallore, il patimento, l’esilio, il decadimento, la mestizia, l’indigenza, l’inazione, la lentezza, la separazione dai genitori, lo scoramento, l’inerzia, l’indolenza, il tardare, le azioni interrotte, ciò che è nascosto alla vista, l’impedimento, la detenzione, le accuse, i vincoli e la prigionia, l’orfanezza, i bambini abbandonati, i lutti, la vedovanza, l’assenza di figli. Provoca l’amor del danaro, un animo profondo, esclusivo nel proprio giudizio ed altresì la malevolenza, la timidezza, il ritrarsi dal mondo, l’amore della solitudine, la mancanza d’affezione e l’insensibilità, la ripugnanza, l’assenza di gioia. Tutte queste cose esso crea quando è isolato e non configurato ad alcuno. Al contrario, quand’è configurato con un altro astro, produce le proprie qualità quali risultano dall’unione della propria natura con quella dell’astro configurato. Infatti, pur essendogli propria la cupidigia e l’istinto di accumulare, se si rende familiare a Giove, diviene allora liberale, di buona volontà, amante dei suoi intimi. Ciò avviene nondimeno quando entrambi gli astri sono ben posti nel cielo, giacché dagli astri ben posti nasce ogni bene, da quelli mal posti ogni male.

Rappresenta le persone paterne e le anziane. Sua sostanza è il piombo, il legno, la pietra. Delle parti del corpo governa, secondo Tolemeo, l’orecchio destro, la vescica, il flegma, le ossa e ciò che è nascosto entro il corpo. Secondo Valente, le gambe e le ginocchia, in virtù <della sua signoria sui segni> del Capricorno e dell’Acquario. E’ cagione di infermità e di malattie che provengono dal freddo e dall’umido, quali l’idropisia, il dolore dei nervi, la podagra, le tossi, i tumori (ernie), le convulsioni, le dispnee, le lunghe malattie, le consunzioni e le atrofie, le flussioni degli umori, i reumi, le febbri quartane, i brividi, i mal di ventre, le splenosi, le affezioni uterine ed ogni malattia prodotta da un eccesso di freddo. E’ cagione di morte per soffocamento, condanne, impiccagioni, per sciagure familiari. E’ altresì causa di tempeste e naufragi, della perdita dei prodotti della terra in seguito a piogge, alluvioni, inondazioni, straripamenti, cavallette e grandine. E nello stato del tempo, allorché domina la sizigia precedente, suscita il gran freddo e il gelo e raduna le nubi e apporta danno e un’aria insalubre, un cielo plumbeo e abbondanza di precipitazioni dannose.

GIOVE

Giove è cagione della generazione dei figli, del desiderio, della protezione, dell’amicizia di persone elevate, dei doni, dell’abbondanza, dell’autorità e della dignità sacerdotale, dell’intercessione e della conciliazione, della fede, della tutela, del sacerdozio, della rettitudine, dell’alleviamento dei mali, dell’abbondanza dei frutti, dell’eredità, dell’adozione, dell’indipendenza, della compassione, della nobiltà e grandezza d’animo, della pace, della tenera affezione, della beneficenza, della ricchezza e della prosperità, del benessere fisico e morale, dei favori dei re, della salute, della generosità dei raccolti, della felice navigazione. Indica le persone di media età e venerande. Quando questa stella è afflitta e ha diritto sul luogo della morte è cagione delle seguenti malattie: angina, infiammazione dei polmoni, apoplessia, convulsioni, cefalgie e affezioni cardiache. Delle parti del corpo signoreggia, secondo Tolemeo, il tatto, i polmoni, lo sperma e le arterie. E secondo Valente, delle parti esterne del corpo ha anche le cosce e i piedi, in virtù del Sagittario e dei Pesci, onde significa le gare di corsa; delle parti interne ha il seme, la matrice, il fegato, le parti destre, i denti. Tra i metalli, lo stagno.

MARTE

Si dice che la stella di Marte è cagione di violenze, del potere dispotico, di rapina, della milizia, delle armi, delle guerre, della carnificina, della rivalità, del tumulto, delle grida, dell’insidia, della prepotenza, della prigionia, dell’adulterio, dell’esilio, della caduta, dell’inganno, del furto, del ladrocinio, della separazione degli amici, della passione, della collera, dell’inimicizia, delle accuse, delle invidie, dell’effusione di sangue, della temerità, della volubilità, dell’impetuosità, dell’audacia, del rischio e di ustioni  e incendi e percosse e ferite dal ferro; del peregrinare, dell’espatrio, del giurare il falso, dei furti sacrileghi, della ribalderia, dell’impudenza, dell’arroganza, della caccia, dell’insubordinazione, del disprezzo, della durezza. Nascono pertanto gli ebbri, gli impietosi, i rissosi, gli amanti del tumulto, coloro che son senza dio, che odiano i propri. E questa stella è inoltre cagione di sedizioni e guerre fratricide, del ridurre in schiavitù, di insurrezioni, delle ire dei principi, delle morti improvvise e di ogni prevaricazione e illegalità. Quando è ben posta concede comandi militari e autorità. Cagiona nel clima i calori ardenti e i venti caldi, pestilenziali, consuntivi, bufere, fulmini, siccità; nel mare improvvisi naufragi suscitati da tempesta di venti o fulmini; nei fiumi e nelle fonti mancanza d’acqua; ed è inoltre cagione della perdita dei raccolti a seguito di ardenti calure o dallo scompiglio causato dalle cavallette o dai venti o per il disseccamento dei raccolti nei magazzini. Designa le persone che sono nel loro vigore. E delle parti del corpo governa, secondo Tolemeo, l’orecchio sinistro, i reni, le vene, le parti genitali; secondo Valente la testa, il deretano, le parti genitali, il sangue, la bile, l’espulsione delle secrezioni, le parti posteriori. Causa, tra le malattie, le cadute dall’alto o da quadrupedi, debolezza di vista, apoplessie, febbri terzane e semiterzane, nefriti, lo sputar sangue, emorragie, aborti, erisipela, ferite improvvise e quanto proviene da un’accensione distemperata del calore. Dà arti connesse al fuoco e al ferro e tra i metalli signoreggia il ferro e sue sono, in virtù dell’Ariete, gli abiti di cerimonia, e il vino e i legumi.

SOLE

Il Sole è cagione della percezione psichica e dell’intelletto, del regno, del comando, della sublimità, degli oracoli degli dei, delle attività pubbliche, della magnificenza e dello splendore, dei padri, dei signori, delle immagini e delle statue, delle corone, del sommo sacerdozio, della patria. Delle parti del corpo signoreggia l’occhio destro, l’encefalo, il cuore, i nervi e tutta la parte destra. Degli elementi primi ha l’oro, dei prodotti della terra il grano e l’orzo.

VENERE

La stella di Venere è cagione dell’amore e del desiderio; indica inoltre la madre, la moglie ed ogni appetito e intemperanza e piacere ed altresì la dignità sacerdotale, la ginnasiarchia, il vestir d’oro, il portar corone, le nozze, gli intrecci amorosi, ogni lusso materiale, il godimento, la bella apparenza del decoro, l’indolenza, la serenità, il ricamo e l’arte del colorare, la pittura, la lavorazione dell’avorio, l’arte delle essenze odorose e degli unguenti, la lavorazione dei metalli non mescolati,  e delle pietre preziose, i benefici delle regine e delle principesse, le promozioni e gli onori, l’amore dei piaceri carnali, il riso, la danza, la pietà, il decoro del corpo, il vigore fisico, la tenerezza e l’affezione, la beneficenza, la compassione e la misericordia, il dar nel segno e ogni grazia e venustà. Quando è afflitta indica l’adulterio, la malia, l’indolenza e la trascuratezza, il correr dietro alle donne, l’offesa e il biasimo, l’oscenità. Ma se è ben disposta, è cagione di gloria e di acquisizioni. Suscita nell’atmosfera venti umidi e fecondi, una buona temperie, aria pura e fresca, cielo sereno, piogge abbondanti e feconde, felice navigazione sui mari, prosperi viaggi, lucro, le piene dei fiumi, fertilità e abbondanza dei frutti. Nel corpo governa l’odorato, il fegato, le parti carnose. Secondo Valente il collo, il volto, le labbra, le parti genitali e, degli organi interni, i polmoni. Delle malattie, sue sono tutte le affezioni dello stomaco e i travagli del ventre, ulcere, fistole, l’assunzione di veleni e quanto consiste di un’umidità eccessiva o corrotta. Tra gli elementi signoreggia le pietre preziose e ancora l’ornamento femminile ed ogni vario diletto e tra i frutti l’oliva.

MERCURIO

La stella di Mercurio è cagione di lettere, scienza, istruzione, della parola, della confutazione e della dimostrazione, della filosofia, della retorica, della geometria, dell’astronomia, della facoltà di comprendere, del numero, della fratellanza, del servizio, del messaggio, del profitto, dell’invenzione, della declamazione e del canto, della lotta e dell’esercizio ginnico, della conferma di una sentenza, di ogni scambio e commercio, dello scambio epistolare, dei figli più giovani, delle astuzie, delle azioni pronte. Questa stella signoreggia la parte intellettiva dell’animo e fa gli atleti, i modellatori, gli scultori, i costruttori di templi, i medici, i giureconsulti, i letterati, i calcolatori, i filosofi, gli indovini, i sacerdoti addetti al sacrificio, gli auguri, i musici, gli architetti, gli interpreti dei sogni, i tessitori, coloro che operano con scienza od arte, coloro che sono chiamati a pubblici incarichi o inviati in ambasceria, sacerdoti e ministri del tempio, riflessivi, benefattori, eruditi, esperti, dalle felici disposizioni naturali, investigatori della natura, i sagaci, abili a congetturare. E quando questa stella ha una disposizione avversa fa i furfanti, gli smodati, gli immemori, i frivoli, i mutevoli, gli insensati, gli stolti, i falsi, gli instabili, sleali, arroganti, iniqui e, in generale, coloro che hanno una facoltà intellettiva incerta. Quando si configura alla stella di Saturno fa i dolosi, i predatori, i ladri, gli insidiosi, pronti al male; e produce le falsificazioni, le illegalità e il discredito.

Quando questa stella è afflitta, suscita nel mare tempo pericoloso alla navigazione ed è indicativo delle mutazioni storiche, in peggio o in meglio, della parola sacra, della religione, dell’apparire dei regni e delle leggi e dei costumi. Suscita nell’atmosfera venti impetuosi, disordinati e mutevoli e produce tuoni, lampi, terremoti voraginosi. Tra le persone, significa quelle giovani. Delle parti del corpo signoreggia la parola, l’intelletto, la lingua, la cistifellea, il deretano; secondo Valente, le mani, le spalle, le dita, le articolazioni, il ventre, la lingua. Tra le malattie produce demenza, deliri, melanconia, epilessia, mal caduco, quelle in cui vi è tosse e vomito e quelle che consistono in una sovrabbondanza del secco o in una sua corruzione. Tra gli elementi, ha signoria sul bronzo e su ogni moneta.

LUNA

La Luna è cagione della formazione e costituzione del corpo ed è signora della parte sensibile dell’animo. Significa la vita, il concepimento, la madre, la forma e figura del corpo, la convivenza, la custodia della casa, la comunità dei cittadini, la padrona di casa, le ricchezze, i guadagni e le perdite, la nave, la dimora, il soggiorno all’estero, il peregrinare, il convergere delle moltitudini. Delle parti del corpo signoreggia il gusto, l’assorbimento dei cibi, lo stomaco, il ventre, l’utero, l’occhio sinistro e tutta la parte sinistra del corpo. Secondo Valente le mammelle, la milza, onde fa gli idropici. Degli elementi, signoreggia l’argento.