Il lettore si sarà reso ben conto che sin qui non gli abbiamo risparmiato le contraddizioni che l’analisi delle qualità della sizigia esprimono. Ed infatti riteniamo che l’andamento generale della stagione sarà segnato dall’incertezza dei fenomeni atmosferici e dalla loro variabilità. Certamente la doppia apertura delle porte raffredda l’aria e produce foschie, e questo nonostante che Saturno, occupando il segno dei Gemelli ed essendo ancora orientale, produca temperanza, secondo il testo greco Di quanto sopraggiunge nella costituzione del tempo nel Codices Mediolanenses. Tuttavia essendo presenti nella figura anche qualità contrarie, diremo che le temperature si alterneranno in virtù di quei fenomeni celesti che prevarranno nei singoli tempi, e che in modo analogo si condurranno le condizioni del tempo tra sereno, piovoso e agitato. Quest’ultima è mostrata sia dai requisiti di Marte, sia dalle stelle che accompagnano il dominatore della sizigia Saturno (El Nath, beta Tauri, di natura Marte), ed il Sole (Zosma, delta Leonis, natura di Saturno ed in parte Venere, e Zavijava, beta Virginis, di natura Marte-Mercurio). La piovosità è mostrata dalla condizione della Luna, dal Medio Cielo in segno acqueo e da Giove, l’unico astro ad occupare un angolo, che essendo orientale si configura ad un’umidissima Venere e si unisce alla Greppia ed agli Asini della costellazione del Cancro. Infine, alla latitudine di Roma, nel giorno che precede la sizigia Fomalhaut compie il suo sorgere eliaco vespertino. Essendo la brillante stella del Pesce Lustrino di natura Venere—Mercurio, contribuisce all’umidità e, in parte, al tempo sereno e temperato.
Non riteniamo comunque che i fenomeni atmosferici avversi siano particolarmente pericolosi, giacché coloro che li causano non occupano luoghi operosi: Saturno è cadente in 6ª casa, Marte (con Sol e Mercurio) è in 8ª. Ci esponiamo con tale congettura a dispetto del giudizio ampiamente disatteso per quanto attiene la precedente sizigia estiva, che pesa non poco sulla nostra coscienza (per non parlare dell’autorevolezza, che è tutt’altro discorso).
Il secondo mese dell’autunno, che inizia con il plenilunio del 21 ottobre, mostra la maggiore agitazione della stagione, e il suo periodo più piovoso. Sorge Venere in Scorpione, retrograda, sotto i raggi e nel suo ventre meridionale, in quadratura sinistra a Giove ed in ricezione a Marte. Saturno, codominatore della fase, è nel frattempo divenuto retrogrado, avendo toccato dieci giorni prima la sua I stazione, continua ad accompagnarsi nel cielo a El Nath, testimonia i luminari ed è in mutua ricezione con Mercurio.
Il plenilunio del 20 novembre chiude l’autunno con una prevalenza di umidità, e di nuovo l’alternarsi del sereno con le precipitazioni, promosse queste ultime dall’unione del luminare del tempo, la Luna, con le Pleiadi ed Algol, e la ricezione di Marte, in Bilancia in I casa con Venere ancora retrograda ed in Scorpione, ma ormai visibile e mattutina. Il contemporaneo sorgere eliaco vespertino nella stessa giornata dell’Occhio del Toro, vale a dire Aldebaran, e, il 22 novembre, il tramonto eliaco vespertino di Arturo potrebbero apportare una certa agitazione del tempo, con qualche temporale e procella.
