Giuseppe Bezza, Marco Fumagalli

Henri Paul, l'autista di Diana.

(Linguaggio Astrale 110, marzo 1998)

  Henri Paul, responsabile della sicurezza dell'Hotel Ritz di Parigi, era alla guida dell'auto sulla quale trovarono la morte la principessa Diana Spencer, il suo compagno Dodi Al Fayed, e lo stesso Paul, che rimase ucciso sul colpo. Era la notte del 31 agosto 1997 e Paul aveva compiuto 41 anni da un mese e 28 giorni. La Luna, afeta, giungeva per direzione al parallelo nel mondo con Saturno.

                  

("cliccare" sui quadrati per vedere le figure)

Scelta dell'afeta e figura di direzione.
  La scelta dell'afeta non presenta difficoltà: la genitura è notturna e la Luna si trova nel primo luogo, che è luogo afetico; pertanto significa la vita ed è l'afeta di questa figura. Troviamo innanzi tutto l'arco di direzione per il giorno della morte. Lo spazio vitale di 41 anni 1 mese e 28 giorni corrisponde a 41 giorni 3 ore e 52 minuti, secondo il rapporto 1 anno = 1 giorno, 1 mese = 2 ore, 1 giorno = 4 minuti. Il 3 luglio 1956 alle ore 0:00 TU il Sole si trova a 11°01'36" di Cancro e la sua AR è 101,99; dopo 41 giorni 3 ore e 52 minuti, il 13 agosto 1956 alle ore 3:52 TU, il Sole è giunto a 20°21'54" di Leone e la sua AR è 142,76. L'arco di direzione per il giorno della morte è pertanto: 142,76 - 101,99 = 40,77. Costruiamo l'intera figura di direzione su questo arco, e rimandiamo il lettore al nostro precedente esempio per la spiegazione degli elementi che la compongono (1). Osserviamo ora gli incontri che appaiono nella figura di direzione, nello zodiaco e nel mondo:

Inoltre notiamo i seguenti aspetti, acquisiti nella figura di direzione, per il moto di entrambi i luoghi:

Qual è l'incontro aneretico.
  La Luna defluisce dal quadrato di Marte, avvenuto il 4.06.1992 ed entra nei confini di Marte il 1.09.1994. Rimanendo nei confini del malefico, formerà poi figura di declinazione con il Sole il 3.09.1996 , la congiunzione con Mercurio il 15.2.2001 ed il parallelo nel mondo con Saturno il 20.11.2001. La tabella 1 mostra tutti gli incontri per direzione della Luna, a partire dall'ingresso nei confini di Marte, fino all'uscita dal segno dei Gemelli, ben oltre il tempo della morte. Pur se i tempi non corrispondono, delle figure predette, le declinazioni tra i luminari sono aneretiche in potenza e non sono definibili in uno spazio breve di tempo, poiché perdurano oltre l'anno a causa dell'ampiezza dei loro dischi, mentre il parallelo nel mondo con Saturno si forma in un tempo definito e appare aneretico in atto. La morte è dunque in anticipo di 4 anni circa rispetto al tempo trovato per l'incontro aneretico Luna-Saturno: 20.11.2001.

Perché Saturno è anereta.
  Non vi è condizione che impedisca l'anereticità di Saturno. É inoltre in genitura con la fronte dello Scorpione, ove sono stelle di natura Marte e Saturno, che ne fortificano la natura corruttiva. É poi astro che contraddice la fazione, essendo diurno in nascita notturna, sopra l'orizzonte. Quanto poi all'essere Saturno sulla cuspide dell'ottava casa, non crediamo che sia condizione atta a conferirgli virtù aneretica, ma piuttosto è uno dei segni di morte aspra. Anche Marte è con stella definita di natura violenta, Algol (2), e con la cascata d'acqua, asterismo che figura nell'elenco delle azemena (3). Tuttavia Marte non contraddice l'hairesis, essendo notturno in nascita notturna sopra l'orizzonte, e si configura per trigono al Sole nella propria triplicità. Pertanto, tra i due malefici, Saturno prevale per virtù aneretica.

Necessità del tempo preciso. Le porte di passaggio tolemaiche.
  Poiché l'esatto momento del nascere è raramente conosciuto, Tolemeo propone un metodo che definisce naturale per ritrovare il momento del parto. Il metodo tolemaico si fonda sulla osservazione della sizigia immediatamente precedente la nascita, sia essa novilunica o plenilunica, e sul ritrovamento del pianeta che ottiene maggiori diritti di dominio sul grado del luminare che, al momento della sizigia medesima, è sopra l'orizzonte (4). Questo pianeta acquisisce grande importanza in tutte le nascite di un emiciclo sinodico, poiché, teoricamente, il venire alla luce di un essere umano si produce in quei tempi in cui il pianeta dominante la sizigia ha un'isaritmia, ovvero un'uguaglianza numerica con i tempi di ascensione del segno levante o del segno culminante. Possiamo chiamare codesti tempi teorici del nascere porte di passaggio. L'isaritmia del dominatore si produce in modo distinto rispetto ai due cardini: la quantità della sua distanza oraria nella casa in cui si trova si uguaglia alla quantità già trascorsa delle ascensioni oblique del segno levante o di quelle rette del segno culminante. Si giunge pertanto a determinare quote di tempo che devono essere comparate tra loro. Se il tempo dei cardini non è congruo al tempo del passaggio dell'astro dominante nel luogo, il momento del nascere dovrà essere anticipato o posticipato fino a ritrovare l'esatta corrispondenza. L'isaritmia non si produce tuttavia in modo uniforme, poiché le due quote di tempo mutano nei seguenti modi: aumentano entrambe, diminuiscono entrambe, oppure l'una aumenta e l'altra diminuisce; inoltre il passo diurno del pianeta può essere sensibilmente diverso dai tempi di ascensione o di culminazione dei segni. Pertanto l'isaritmia non si può trovare mediante una semplice interpolazione dei tempi; occorre invece aumentare o diminuire l'AR del mediocielo o l'AO dell'oroscopo fino a trovare la corrispondenza cercata. Vediamo ora come rettificare la figura di Henri Paul con il metodo tolemaico.


  

  La sizigia che precede questa natività è il plenilunio del 23 giugno 1956, che avviene alle ore 6 e 14 minuti di tempo universale. Erigiamo la figura per Lorient e notiamo che il Sole si trova sopra l'orizzonte e la Luna sotto. Assumiamo quindi come grado della sizigia il grado del Sole: 1°44' di Cancro. Le dignità degli astri su questo grado sono le seguenti:

 domicilio 
 esaltazione 
   triplicità   
  confine  
Luna
Giove
Venere
Marte
Marte

  Solo i cinque astri erranti concorrono al dominio, essendo i luminari sempre presenti in ogni giudizio e origine del dominio stesso. Escludendo quindi la Luna che ha il domicilio del Cancro, solo Giove, Venere e Marte possono essere assunti come dominatori del grado. Tolemeo fa intendere che ciascun astro che abbia un qualche diritto sul grado della sizigia acquisisce dominio ed è in grado di aprire una porta. Tuttavia, di norma, la porta di un solo astro è assunta: «Pertanto, se troviamo un solo astro convenientemente disposto riguardo a tutti questi criterî o alla loro maggior parte, quale che sia il grado di questo astro secondo il suo preciso passaggio nel luogo, riterremo che un grado corrispondente sorga al tempo della natività nel dodecatemorio più prossimo, determinato mediante il metodo delle ascensioni. Se due o più astri fossero prossimi al numero, ci conformeremo a quell'astro che ha maggior diritto verso gli angoli e riguardo alla fazione». (Tetr. III.3)
  Nel nostro caso Venere è retrograda, più debole di Marte, e nella sizigia è combusta; rispetto al Sole Giove è occidentale mentre Marte è orientale; Marte inoltre rispetta l'hairesis in genitura e domina sia sul segno che sorge, per domicilio, sia su quello che culmina, per esaltazione. Per questi motivi Marte appare l'astro con maggior diritto all'apertura di una porta. Vediamo ora quali isaritmie produce Marte rispetto ai cardini della figura:

a) rispetto al mediocielo. Il segno che culmina è il Capricorno ed il tempo di culminazione dell'intero segno è pari alla differenza in AR tra 0° di Acquario e 0° di Capricorno: 302,18 - 270,00 = 32,18. La differenza tra l'ARMC e l'inizio del Capricorno rappresenta la parte di segno già culminata, ovvero già passata al meridiano: 277,64 - 270,00 = 7,64. Ora, poiché ciascun segno è un dodicesimo del cerchio intero, così come ciascuna casa è un dodicesimo del giorno intero, possiamo stabilire la relazione 1 segno = 2 ore. Possiamo così convertire in ore la parte di segno già culminata:

  Capricorno intero parte culminata
gradi

ore
32.18

2
7.64

0.47

  Ora, se Marte distasse 0,47 ore da una qualsiasi cuspide, vi sarebbe isaritmia con il mediocielo, ed una porta di passaggio sarebbe aperta. Dice infatti Tolemeo secondo il suo preciso passaggio nel luogo: si deve pertanto intendere questa isaritmia come la quantità di tempo che esprime l'allontanamento del pianeta dalla cuspide, o quel che gli manca nel suo moto diurno verso la cuspide successiva. Nella nostra figura Marte si trova in dodicesima, a 5,30 ore dal meridiano; dista quindi 1,30 ore dalla dodicesima e 0,70 ore dall'oroscopo. Non vi è dunque isaritmia e per trovarla dobbiamo avvicinare Marte all'oroscopo, anticipando l'ora di nascita, e diminuendo la sua distanza oraria dall'orizzonte; ma così facendo diminuisce anche la parte di Capricorno già culminata e l'isaritmia avviene con il segno precedente, esattamente per la culminazione di 29°14' di Sagittario, alle ore 0:26, ARMC 269,17. L'inizio del Sagittario ha un'AR di 237,82 e la parte culminata è pari a 269,17 - 237,82 = 31,35. Si noti che il tempo totale di culminazione del Sagittario equivale a quello del Capricorno, essendo i due segni equidistanti dal solstizio invernale:

  Sagittario intero parte culminata
gradi

ore
32.18

2
31.35

1.95

  Nella nuova figura Marte ha una DH di 5,95 dal culmine: dista quindi 1,95 dalla cuspide della dodicesima e l'isaritmia è efficace, la porta è aperta, ma dovremmo anticipare la genitura di ben 34 minuti. Vi è un'altra isaritmia di Marte al mediocielo, alle ore 1:24, quando culmina 12°34' di Capricorno, AR 283,65 e la parte di segno culminata è pari a 283,65 - 270,00 = 13,65:

  Capricorno intero parte culminata
gradi

ore
32.18

2
13.65

0.85

  Marte alle ore 1:24 raggiunge una DH di 4,85, ovvero 0,85 ore dalla dodicesima: l'isaritmia è efficace, ma anche questa è molto distante dall'ora di nascita da cui siamo partiti.

b) rispetto all'oroscopo. Il segno che sorge è l'Ariete ed il tempo di ascensione dell'intero segno, al polo 47°45', è pari alla differenza in AO tra 0° di Toro e 0° di Ariete: 14,99 - 0,00 = 14,99. La differenza tra l'AOHOR e l'inizio dell'Ariete rappresenta la parte di segno già sorta sopra l'orizzonte: 7,64 - 0,00 = 7,64. Poniamo ora la solita relazione:

  Ariete intero parte sorta
gradi

ore
14.99

2
7.64

1.02

  Abbiamo visto che Marte in genitura dista 0,70 ore dall'oroscopo: dobbiamo quindi cercare due isaritmie, una che precede e l'altra che segue l'ora iniziale. Nel primo caso dobbiamo diminuire la distanza di Marte dall'oroscopo, riducendo altresì la parte di segno già sorta: troviamo la corrispondenza alle ore 0:37, quando sorge 4°11' di Ariete, AO 2,01:

  Ariete intero parte sorta
gradi

ore
14.99

2
2.01

0.27

  Marte ora dista 5,73 ore dal meridiano, 1,73 dalla dodicesima e 0,27 dall'oroscopo. Quest'ultima distanza si eguaglia alla parte di Ariete già sorta, e si compie l'isaritmia. Nel secondo caso dobbiamo aumentare entrambe le quote di tempo, e troviamo la corrispondenza esatta alle ore 1:05:28, quando sorge il grado 18°29'30' di Ariete, AO 9,01:

  Ariete intero parte sorta
gradi

ore
14.99

2
9.01

1.20

  La distanza oraria di Marte è ora di 5,20 dal meridiano, 0,80 dall'oroscopo e 1,20 dalla dodicesima. Questa isaritmia di Marte dista solo 5 minuti circa dall'ora iniziale, ed è sufficientemente vicina per poter essere assunta come vera porta di passaggio. Per una completa visione dei dati indichiamo in tabella tutte le isaritmie dei tre astri che hanno diritto sulla sizigia, prima e dopo l'ora di riferimento iniziale:

  Ora     Oroscopo     AOHOR     ARMC      pianeta      angolo  
0:08
18°42' Psc
354.55
264.55
Venere
MC
0:26
28°15' Psc
359.17
269.17
Marte
MC
0:37
4°11' Ari
2.01
272.02
Marte
HOR
0:46
8°41' Ari
4.17
274.17
Giove
HOR
0:55
13°01' Ari
6.28
276.28
Giove
MC
0:57
14°05' Ari
6.81
276.81
Venere
HOR
1:00
15°45' Ari
7.64
277.64
1:05:28
18°29' Ari
9.01
279.01
Marte
HOR
1:09
20°30' Ari
10.03
280.03
Venere
MC
1:13
22°13' Ari
10.91
280.91
Venere
HOR
1:23
27°21' Ari
13.58
283.58
Giove
HOR
1:24
27°30' Ari
13.65
283.65
Marte
MC
1:51
9°36' Tau
20.42
290.42
Giove
MC

  Sono in tutto 12, avendo ciascun astro 4 isaritmie, una prima e una dopo rispetto all'oroscopo, una prima e una dopo rispetto al mediocielo. Evidenziamo con un diverso colore le isaritmie stabilite da Marte, in quanto sono le più plausibili per questa genitura. L'isaritmia tra il dominatore e il cardine dura un brevissimo istante, durante il quale la porta di passaggio è completamente aperta; passato questo istante la differenza tra le due quote di tempo aumenta progressivamente e la porta inizia a chiudersi. Ciò avviene molto velocemente se delle due quote l'una aumenta e l'altra diminuisce e se i tempi orari sono molto diversi tra loro; avviene invece più lentamente se entrambe procedono nello stesso senso e se i tempi orari non sono molto diversi. Possiamo assumere il tempo di due minuti come ampiezza massima di una porta (5).

Rettifica dell'ora per accidente.
  Abbiamo visto nella tabella delle direzioni che l'incontro aneretico tra la Luna e Saturno si perfeziona circa quattro anni dopo la morte. La DH della Luna in genitura è 5,74, quella di Saturno 3,66; la distanza oraria tra la Luna e il parallelo di Saturno è 2,60 (0,26 per giungere all'oroscopo + 2,34 per raggiungere la DH di Saturno). La Luna il giorno della morte giunge a 3,89 ore dal mediocielo. Deve ancora compiere un piccolo arco per raggiungere il parallelo nel mondo di Saturno a 3,66. Ritardando l'ora di nascita di qualche minuto la Luna si avvicina all'oroscopo e Saturno si avvicina all'occidente: il percorso che la Luna dovrà compiere per giungere all'incontro aneretico diminuisce quindi, fino a coincidere perfettamente con l'arco di direzione 40,77 se poniamo la nascita alle ore 1:06:30. Per tale istante infatti la Luna ha una DH di 5,87 e Saturno di 3,80, e l'arco di direzione porta la Luna a 3,80 esattamente dopo 40,77 tempi, che corrispondono al giorno della morte. Riportiamo nella tabella seguente gli spostamenti delle distanze orarie della Luna e di Saturno nei 10 minuti che precedono e nei 10 che seguono l'ora comunicata; nelle ultime due colonne indichiamo il risultato della direzione della Luna nello zodiaco e nel mondo, per l'arco 40,77. Si noti che questo arco non muta sensibilmente in 20 minuti di tempo poiché dipende dal moto annuale del Sole in ascensione retta e non dal moto diurno (6).

ora
ARMC
AOHOR
longitudine
Luna
(Toro)
  DH  
  Luna  
DH
   Saturno   
arco
direzione
31.8.1997
direzione Luna
nello zodiaco
(Gemelli)
direzione Luna
nel mondo

0:50
275.13
5.13
0°46'49"
5.54
3.45
40.77
19°30'05"
4.02
0:51
275.38
5.38
0°47'22"
5.56
3.47
40.77
19°32'43"
4.01
0:52
275.63
5.63
0°47'56"
5.58
3.49
40.77
19°35'22"
4.00
0:53
275.88
5.99
0°48'29"
5.60
3.51
40.77
19°38'00"
3.98
0:54
276.13
6.13
0°49'03"
5.62
3.53
40.77
19°49'39"
3.97
0:55
276.38
6.38
0°49'36"
5.64
3.56
40.77
19°43'17"
3.96
0:56
276.64
6.64
0°50'10"
5.66
3.58
40.77
19°45'55"
3.94
0:57
276.89
6.89
0°50'43"
5.68
3.60
40.77
19°48'34"
3.93
0:58
277.14
7.14
0°51'17"
5.70
3.62
40.77
19°51'12"
3.92
0:59
277.39
7.39
0°51'50"
5.72
3.64
40.77
19°53'50"
3.90
1:00
277.64
7.64
0°52'24"
5.74
3.66
40.77
19°57'01"
3.89
1:01
277.89
7.89
0°52'57"
5.76
3.68
40.77
19°59'07"
3.87
1:02
278.14
8.14
0°53'31"
5.78
3.71
40.77
20°01'45"
3.86
1:03
278.39
8.39
0°54'04"
5.80
3.73
40.77
20°04'24"
3.85
1:04
278.64
8.64
0°54'38"
5.82
3.75
40.77
20°07'02"
3.83
1:05
278.89
8.89
0°55'11"
5.84
3.77
40.77
20°09'40"
3.82
1:06
279.14
9.14
0°55'44"
5.86
3.79
40.77
20°12'18"
3.81
1:06:30
279.27
9.27
0°56'01"
5.87
3.80
40.77
20°13'37"
3.80
1:07
279.39
9.39
0°56'18"
5.88
3.81
40.77
20°14'56"
3.79
1:08
279.64
9.64
0°56'51"
5.90
3.84
40.77
20°17'34"
3.78
1:09
279.89
9.89
0°57'25"
5.92
3.86
40.77
20°20'13"
3.76
1:10
280.15
10.15
0°57'58"
5.94
3.88
40.77
20°22'51"
3.75

  Qui sotto riportiamo gli stessi dati in forma grafica: le due linee diagonali indicano l'una il mutamento della distanza oraria di Saturno in genitura, l'altra la direzione oraria della Luna per l'arco 40,77. Alla distanza di 3,80 ore temporali, e all'ora 1:06:30, le due linee si intersecano e la direzione coincide con il giorno della morte. Le zone colorate stanno ad indicare la presenza delle porte di passaggio tolemaiche, aperte dai tre astri che dominano la sizigia: l'isaritmia di Marte all'oroscopo, che abbiamo visto avvenire esattamente alle ore 1:05:28, dista solamente 1 minuto dall'ora precisa che troviamo con la direzione. Possiamo dunque rettificare la natività per l'apertura di questa porta di passaggio. Nondimeno, essendo la natività giunta al suo termine, assumiamo l'ora rettificata per accidente (1:06:30), rientrando questo istante nel presumibile tempo in cui la porta rimane aperta.

Le figure rettificate.
  Nella nuova figura di natività, corretta per le ore 1:06:30, sorge dunque il grado 19°00' di Ariete, AO 9,27, e culmina 8°31' di Capricorno, AR 279,27. Si confronti ora questa figura, e la relativa tabella delle coordinate celesti e locali, con i dati precedenti, calcolati per le ore 1:00. La Luna è un poco più vicina all'oroscopo (DH 5,87), il Sole è più vicino al fondo del cielo e tutti gli astri si sono leggermente spostati nel moto diurno, mentre le variazioni nelle loro coordinate equatoriali ed eclittiche sono quasi impercettibili. L'AR del Sole aumenta di un solo centesimo di grado, passando da 101,99 a 102,00. Ripetendo il calcolo dell'arco di direzione per il giorno della morte, 31.8.1997, aggiungiamo ancora 41 giorni, 3 ore e 52 minuti, all'istante della nascita e troviamo la nuova AR del Sole, per il 13.8.1956 alle ore 3:58, 142,77. Anch'essa è aumentata di un centesimo di grado e pertanto l'arco di direzione rimane invariato: 142,77 - 102,00 = 40,77. La distanza oraria di Saturno è ora di 3,80 ore temporali, nell'ottavo luogo e la Luna giunge al suo parallelo nel mondo, a 3,80 nell'undicesimo luogo, esattamente per il giorno della morte.

                
  

Calcoliamo ora la nuova figura di direzione per l'arco 40,77, con la tabella dei confini e delle declinazioni. Così come nella genitura, anche nella direzione i mutamenti significativi avvengono nel mondo e non nello zodiaco, poiché una differenza temporale di circa 6 minuti è sensibile nel moto diurno ma pressoché impercettibile nella rivoluzione siderale dei pianeti. I confini cui giungono gli astri per direzione non mutano, mentre le longitudini zodiacali mutano di poco, talvolta in meno, come nel caso del Sole, di Giove e di Marte, i tre astri che si sono avvicinati al meridiano ed il cui circolo orario è diminuito. Notiamo nella nuova figura di direzione che:

I precedenti incontri della Luna.
  Il parallelo nel mondo con Saturno non è il primo aspetto potenzialmente aneretico che la Luna incontra nel suo percorso per direzione: esistono altri 4 incontri precedenti con i malefici, 3 nello zodiaco e 1 nel mondo, che tuttavia non si sono rivelati aneretici in atto:
l'antiparallelo di declinazione con Saturno (declinazione +17,36); la congiunzione con Marte nel mondo (distanza oraria 5,18); l'opposizione di Saturno nello zodiaco (26°45' Toro); il quadrato di Marte nello zodiaco (14°42' Gemelli).
  Numeriamo questi incontri in ordine cronologico da 1 a 4, mentre il n. 5 si riferisce all'incontro successivo, il parallelo nel mondo con Saturno, aneretico in atto. Dobbiamo quindi chiederci perché questi 4 incontri potenzialmente aneretici non siano stati sufficienti a decretare la morte di Henri Paul prima dell'estate 1997. Ci limitiamo qui, per brevità, a riportare una sintesi delle quattro direzioni della Luna; ciascuno potrà erigere la figura completa in base all'arco dato, come abbiamo già spiegato (7). In tutti questi incontri i benefici intervengono decisamente nella figura, o per confine, o per testimonianza, e salvano la vita:

1) antiparallelo di declinazione con Saturno (24.5.1971 - arco 15,19)
- nello zodiaco: 18°34' Toro, decl. +17,36, confini di Giove
- nel mondo: DH 5,24. Marte congiunto (0,07); Saturno parallelo acquisito (0,13); Venere esagono acquisito (0,10)

2) congiunzione con Marte nel mondo (20.5.1972 - arco 16,18)
- nello zodiaco: 20°04' Toro, decl. +17,76, confini di Giove Saturno antiparalallelo di declinazione (-17,36)
- nel mondo: DH 5,18. Saturno parallelo acquisito (0,01); Venere esagono nel mondo acquisito (0,07)

3) opposizione a Saturno nello zodiaco (24.1.1977 - arco 20,85)
- nello zodiaco: 26°45' Toro, decl. +19,44, confini di Saturno. Venere parallelo di declinazione (+19,14); Giove quadrato (29°08' Toro)
- nel mondo: DH 4,92. Marte congiunto (0,26, separazione); Venere quadrato (0,23); Venere esagono acquisito (0,08)

4) quadrato a Marte nello zodiaco (25.2.1992 - arco 35,54)
- nello zodiaco: 14°42' Gemelli, decl. +22,57, confini di Venere. Mercurio e Sole parallelo di declinazione (+22,12; +22,99)
- nel mondo: DH 4,09. Giove opposto (0,06).

La più pericolosa tra queste direzioni sembra quella del 1972, quando la Luna, ancora vicina alla declinazione di Saturno, ha un duplice incontro con i malefici: con Marte per congiunzione nel mondo, con Saturno per parallelo acquisito nella figura di direzione. Tuttavia la direzione della Luna è nei confini di Giove e l'esagono nel mondo acquisito con Venere è molto stretto ed efficace: tanto basta a ridurre il danno e la vita è salva. Il quinto e ultimo incontro della Luna con un malefico è quello del 31 agosto 1997. La Luna, stando nei confini di Marte, si unisce doppiamente a Saturno, con un parallelo nel mondo e per declinazione acquisita. Nessun benefico testimonia, ed Henri Paul muore (8).

Conclusione.
  Questo esempio rappresenta dunque una piena conferma della validità del metodo di rettifica di Tolemeo, così come della tecnica di calcolo della durata della vita secondo i luoghi afetici e le direzioni aneretiche. L'astronomo alessandrino spiega questi metodi nel terzo libro della Tetrabiblos, ed il suo insegnamento fu spesso frainteso o mal applicato. La corrispondenza tra astro e cardine non va cercata secondo i gradi eclittici, come facevano gli astrologi del XVI secolo (9), ma secondo i tempi di ascensione dei segni e le ore temporali dei pianeti. Il moto diurno determina la scansione dei tempi, l'apertura delle porte, le direzioni. Lo zodiaco stabilisce invece i diritti, conferisce il dominio, consegna ai pianeti le chiavi con cui apriranno le porte di passaggio, nei tempi delle isaritmie stabilite dal moto diurno10. Ciò fino alla nuova sizigia, quando il Sole e la Luna si uniranno ancora, assegnando ai pianeti i nuovi diritti.


NOTE

(1) Cfr. G. Bezza, M. Fumagalli, Morte di una principessa, Linguaggio Astrale, 1997, n. 109, pp. 37-46. Per questa genitura eseguiamo, come esempio, le direzioni dell'oroscopo, del mediocielo e della Luna. L'AO dell'oroscopo è 7,64 (al polo di natività 47°45') e ad essa aggiungiamo l'arco di direzione: 7,64 + 40,77 = 48,41. Nelle tavole di AO per il polo 48° questo valore è compreso tra 17° e 18° di Gemelli. Infatti, procedendo con le formule, troviamo: arctan (sen 48,41/cos 48,41 * cos 23°27' - sen 23°27' * tang 47°45') = 77,13 pari a 17°07' di Gemelli, come compare nella figura di direzione. La direzione del mediocielo si calcola mediante le ascensioni rette: ARMC 277,64 + arco direzione 40,77 = 318,41. Cercando ora sulle tavole di AR il grado eclittico corrispondente troveremo 15°57' di Acquario. La direzione della Luna nello zodiaco si calcola mediante le AOCH (poiché la Luna si trova nell'emisfero ascendente): AOCH Luna 11,54 + arco direzione 40,77 = 52,31 che, al polo della Luna (46,59) corrisponde a 19°56' di Gemelli. Questo grado corrisponde a quel punto dell'eclittica, privo quindi di latitudine, che al polo 46,59 ha un'AO di 52,31. Occorre qui ricordare che alcuni astrologi, tra cui Placido Titi, operavano diversamente le direzioni nello zodiaco, ed in particolare della Luna, tenendo conto della latitudine che l'astro acquisisce nella sua rivoluzione sinodica al tempo della genitura; cfr. Placido Titi, Coelestis Philosophia p. 270. Per questo tipo di direzione nello zodiaco occorre tuttavia conoscere prima il punto verso il quale si dirige la Luna, per poi trovare l'arco di direzione corrispondente. Proviamo ad esempio a dirigere la Luna al grado di Mercurio, 23°12' di Gemelli, dapprima senza latitudine e poi con latitudine: a) direzione senza latitudine: l'AOCH 23°12' Gemelli al polo della Luna (46,59) è 55,55; l'AOCH Luna è 11,54; l'arco di direzione è 55,55-11,54 = 44,01; b) direzione con latitudine: la Luna giunge a 23°12' di Gemelli il 6.7.1956 alle ore 16:24, e la sua latitudine è 1,37 sud; al polo della Luna l'AO di 23°12' Gemelli, con latitudine -1,37, è 57,51; l'arco di direzione con latitudine è quindi: 57,51-11,54 = 45,97. Per dirigere la Luna nel mondo prendiamo la sua distanza oraria dall'orizzonte orientale (6 - 5,74 = 0,26) e la moltiplichiamo per le sue ore temporali notturne: 0,26 * 12,20 = 3,172; prendiamo ora la parte di arco che deve ancora percorrere sopra l'orizzonte (40,77 - 3,172 = 37,598) e la dividiamo per le sue ore temporali diurne: 37,598 / 17,8 = 2,11 ore dall'oroscopo, ovvero poco oltre la cuspide della dodicesima casa, a 3,89 ore dal mediocielo, come è riportato nella figura di direzione.

(2) A propostito della natura violenta di Algol, cfr. Giorgio Sibena, Al-ghûl, l'orco, Schema, rivista trimestrale di ricerca e documentazione dell'astrologia classica, 1986, n. 3, pp. 163-169.

(3) Dall'arabo az-zama\na, l'infermità cronica o la malattia inseparabile. Si tratta di un elenco di stelle fisse e condensazioni nebulose considerate pericolose per il corpo. L'elenco, noto agli astrologi del Medioevo latino, è già presente in Antioco (I sec. a.C.), Excerpta, CCAG 8/3 104-119, e in Retorio (VI sec. d.C.), De planetarum natura ac vi, CCAG 7 213ss. Le stelle y1, y2 e y3, nella cascata d'acqua dell'Acquario, sono presenti nell'elenco poiché, essendo poco luminose e molto vicine tra loro, vengono percepite come un unico debole asterismo. Tutte le luci del cielo che l'occhio fatica a distinguere (nebulose, ammassi stellari ecc.), erano considerate dannose per la salute ed in particolare per la vista. Per l'elenco completo cfr. G. Bezza, Commento al primo libro della Tetrabiblos di Claudio Tolemeo, c.9, 193ss.

(4) Cfr. Tetr. III, 3: «Si rende pertanto necessario premettere che chiunque volesse, secondo un criterio naturale e conseguente, cercare il grado dello zodiaco che ha da levarsi, dovrà trovare il grado presupposto in base all'ora stimata, la più prossima all'evento, seguendo il metodo delle ascensioni. In seguito occorre assumere la sizigia che precede immediatamente l'atto del parto - nel caso del novilunio il grado di entrambi i luminari, nel caso del plenilunio il grado del luminare che si trova sopra l'orizzonte - e dopo averne assunto accuratamente il grado, si osserva quale degli astri, al parto, ha diritto di dominio verso quel grado medesimo. Ora, il modo generale in cui ha da essere considerato il dominio consta di cinque criterî: triplicità, domicilio, esaltazione, confine, apparenza o configurazione». Nel plenilunio può talvolta accadere, se la Luna è molto distante dall'eclittica, che i due luminari si trovino entrambi appena sopra l'orizzonte: in questo caso, in accordo con la teoria della qualità dei moti, prenderemo il grado dell'astro che sta sorgendo.

(5) La questione dell'ampiezza delle porte di passaggio richiede un grosso lavoro sperimentale. Il limite di due minuti sarebbe tuttavia dato da una porta aperta da un luminare, in quanto il disco del Sole o della Luna passano un cardine nello spazio di due minuti. Sulle porte aperte dai luminari si confronti Placido Titi, De diebus decretoriis II, p. 19, che giustamente osserva che, qualora il dominatore della sizigia fosse nei raggi del Sole, il Sole prenderebbe la sua virtù; cfr. anche Gerolamo Vitali, Lexicon astronomicum, s.v. combustus, p. 118.

(6) Si noti inoltre che la Luna in 20 minuti, pari a 5,02 gradi di ARMC, si muove di 0,40 ore temporali (da 5,54 a 5,94), mentre Saturno nello stesso tempo compie un percorso leggermente superiore pari a 0,43 ore (da 3,45 a 3,88): ciò accade per le diverse ore temporali dei due astri, 12,20 notturne per la Luna, 11,64 diurne per Saturno. Questi valori esprimono in effetti la diversità degli archi diurni o notturni che due astri percorrono in un tempo dato. Dividendo infatti 5,02 per 12,20 troviamo il percorso della Luna: 0,41 (il centesimo di grado di differenza è dovuto all'arrotondamento a 2 decimali); dividendo 5,02 per 11,64 troviamo il percorso di Saturno: 0,43.

(7) Cfr. G. Bezza, M. Fumagalli, op.cit. pp. 38-39. La figura di direzione è sempre da erigere in modo completo, solo così infatti si possono giudicare tutte le testimonianze, e non solo gli incontri del significatore.

(8) Per una completa valutazione di tutti gli incontri aneretici potenziali è tuttavia necessario avere conoscenza della teoria dell'alcocoden. Di questa, se vi sarà l'occasione, tratteremo in un prossimo articolo.

(9) Cardano, nel Commento a Tolemeo, Opera Omnia, vol. V, Lione 1663, p. 247-250, giunge ad ipotizzare ante litteram un semisestile, per giustificare una familiarità fra gradi simili nello zodiaco. Quanto a Placido, assume come valide le figure nel mondo. Cfr. G. Bezza, Arcana Mundi, p. 891-892, e, più diffusamente, Placido Titi, De diebus decretoriis II, p. 18-20. (10) Le direzioni nello zodiaco non avvengono per i moti degli astri lungo l'eclittica, ma sempre in virtù del moto diurno che porta a compimento gli aspetti tra gli astri assunti nel cerchio zodiacale.


BIBLIOGRAFIA

Antioco di Atene, Excerpta, CCAG 8/3 104-119.

Claudio Tolemeo, Tetrabiblos, a cura di F.E. Robbins, Loeb 1940, rist. 1980; ed. it. a cura di S. Feraboli, Le previsioni astrologiche, Milano 1985.

Retorio, De planetarum natura ac vi, CCAG 7 213ss.

Placido Titi, Tabulae primi mobilis cum thesibus ad theoricen et canonibus ad praxin additis in rerum demonstrationem et supputationem exemplum triginta clarissimorum natalium thematibus, authore D. Placido de Titis perusino olivetano, P. Frambotti, Patavii 1657.

Placido Titi, De diebus decretoriis et aegrorum decubitu ad iuvandaml praeclaram Artis Medicae Professionem iuxta Summorum Pontificum et Sacri Concilii Tridentini indultum, Epitome Astrosophica, Physicis maxime rationibus, deinde Galeni, Aristotelis et Ptolemaei praeceptis contexta a D. Placido de Titis Perusino Olivetano in Almo Tycinensi Gymnasio Mathematicarum Professore publice exhibita. Cum LX Exemplis apud gravissimos Authores inventis. Tomus primus, ex officina Ioannis Andreae Magrij in via Nova, Ticini Regii 1660. Tomus secundus (Cum L Natalium Exemplis partim apud gravissimos Authores inventis, partim ab eruditorum manu traditis) ex officina Ioannis Ghidini, Ticini Regii 1665.

Placido Titi, Physiomathematica sive Coelestis Philosophia naturalibus hucusque desideratis ostensa principiis. Auctore D. Placido de Titis Perusino Olivetanae Congregationis Monacho. Cum nuperrimisi ad Placidianam doctrinam additamentis, excerptis ex III libro Astronomicarum rerum praemittendarum ad futuram Astrologiam Italicam, a Cursino Francobacci et Africano Scirota Romano, in hac secunda editione ad operis calcem appositis. Ex Typographia Fr. Vigoni, Mediolani 1675. Gerolamo Cardano, Opera Omnia tomus V (Astronomica, Astrologica, Onirocritica) Lugduni 1663. (Johnson Reprint Co., New York and London 1967).

Gerolamo Vitali, Lexicon Mathematicum, astronomicum geometricum, hoc est Rerum omnium ad utramque immo et ad omnem fere Mathesim quomodocumque spectantium, Collectio et explicatio. Adjecta brevi novorum Theorematum expensione, verborumque exoticorum dilucidatione ut non injuria Disciplinarum omnium Mathematicarum summa, et Promptuarium dici possit. Auctore Hieronymo Vitali Capuano Clerico Regulari vulgo Theatino. Parisiis, ex officina L. Billaine 1668.

Giuseppe Bezza, Commento al primo libro della Tetrabiblos di Claudio Tolemeo. Con una nuova traduzione e le interpretazioni dei maggiori commentatori, Milano 1992.

Giuseppe Bezza, Arcana Mundi, Milano 1995.

Giuseppe Bezza, Marco Fumagalli, Morte di una principessa, Linguaggio Astrale, 1997, n. 109, pp. 37-46.


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